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Il libro

Voci e silenzi di prigionia. Cellelager 1917-1918 - copertina

Voci e silenzi di prigionia. Cellelager 1917-1918 (Gangemi ed., 2015)

 Paolo Goretti, Giovanotti in trincea, Siena 2015

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  • Voci e silenzi di prigionia. Cellelager 1917-1918
    a cura di Rolando Anni e Carlo Perucchetti. Prefazione di Giovanna Procacci
    Saggi di: Maria Neroni, Lauro James Garimberti, Carlo Perucchetti, Rolando Anni, Mirco Carrattieri, Mariuccia Cappelli, Giovanna Procacci
    Collana Storia, Filosofia, Religione
    cm 21×29,7, 224 pp., ill. – Roma, Gangemi, © maggio 2015
    ISBN13: 9788849230598
    ISBN10: 8849230591

Voci e silenzi di prigionia, Cellelager 1917-1918 è strutturato in diverse parti e presenta una prefazione di Giovanna Procacci, prestigiosa studiosa che per prima ha approfondito il tema della prigionia e cui va un sentito ringraziamento anche per il decisivo incoraggiamento al concretizzarsi della pubblicazione, un saggio generale sulla prigionia di Mirco Carrattieri, uno studio su Cellelager di Rolando Anni, con essenziali note bibliografiche alla fine di ogni contributo, seguiti dal racconto diretto dei prigionieri, arricchito da un vasto e ricco materiale iconografico di 420 immagini. Il volume si conclude con un’appendice di Carlo Perucchetti dedicata alla produzione musicale e alle biografie dei tanti protagonisti.

Si è data quindi voce ai prigionieri di guerra, che ci possono parlare direttamente, attraverso fotografie, disegni, acquerelli, diari, scritti vari, lettere, persino commedie per burattini, brani musicali e oggetti, in modo corale e le loro vicende sono inquadrate in un affresco più ampio.
Contemporaneamente si è tentato di trovare i nomi e dunque l’identità degli oltre 3000 internati a Cellelager. Per ora ne conosciamo oltre 1000, ma la ricerca continua.

Nessun libro, meno che mai questo, è stato scritto da una sola persona. È, invece, sempre il risultato di molti apporti, diretti e indiretti, di tante persone che hanno messo a disposizione con spontaneità e senza riserve le memorie familiari.

– Per info: carlo.perucchetti50@gmail.com
– Vai alla pagina dell’editore (Prezzo: € 34.00 | Prezzo Ebook PDF: € 26.99)
Leggi la recensione di Veronica Verzelletti su BresciaMusica n. 147 (febbraio 2016)


Il CD

CD Musica dalla prigionia - Booklet p. 8-1

CD Musica dalla prigionia (2015)

  • Musica dalla prigionia. Cellelager, 1917-1918
    Ensemble Musica e Grande Guerra
    1 compact disc – a cura di Centro Studi Musica e Grande Guerra, Reggio Emilia, © 2015
    collana Musica e Grande Guerra, 1
    Laura Crescini e Silvia Felisetti soprani | Luca Bodini tenore | Antonio Bonfrisco canto | Gerardo Chimini organo e pianoforte | Lorenzo Fornaciari e Alessandro Maruccia pianoforte | Mario Mauro e Maurizio Daffunchio violini | Alessio Tedeschi violoncello | Marco Vescovi tromba

Presentazioni del CD:

  • Brescia, Chiesa di San Zenone all’Arco (vicolo S. Zenone 4)
    sabato 23 maggio 2015 h 16 e domenica 7 giugno 2015 h 18
    nell’ambito della mostra Gefangenen. Arte a Cellelager 1917-1918
  • Roma, sede Gangemi Editore (via Giulia 142)
    sabato 5 giugno 2015 h 17.30

– Per info e acquisto: carlo.perucchetti50@gmail.com | Prezzo: 10
Leggi la recensione di Veronica Verzelletti su BresciaMusica n. 147 (febbraio 2016)


Il FILM – “Rückkehr – Ritorno” – 100 Jahre Celle-Lager

Un film di Manfred Bannenberg

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CELLE. Zuerst sind nur Gewehrschüsse zu hören, dann nach wenigen Sekunden kommen Bilder hinzu und eine Stimme erzählt aus dem Tagebuch des Gefangenen Angelo Rognoni. „Ich gehöre jener Generation an, die der Krieg erbarmungslos zerstört hat“, schreibt Rognoni in sein Tagebuch. Gestern präsentierte Manfred Bannenberg seinen Dokumentarfilm „Rückkehr – Ritorno“ im Kinoraum des Bomann-Museums. Diesen drehte der Hamburger während der Vorbereitungen zur Ausstellung „Hinter Stacheldraht. Die Kriegsgefangenenlager in Celle 1914–1918“ des Bomann-Museums.

„Rückkehr – Ritorno“ – 100 Jahre Celle-Lager – „Der Film zeigt die Wiederentdeckung eines vergessen Kriegsgefangenen-Lagers im ersten Weltkrieg. 100 Jahre nach den Ereignissen werden Erinnerungen wieder lebendig. Geschichten von Hunger und Not, aber auch Überlebensentwürfe: Texte, Zeichnungen, Kompositionen. Italienische Angehörige erzählen die Geschichten ihrer Großväter“, heißt es auf dem Einschlag des Films. Der Film solle das Erleben und die menschlichen Erinnerungen der Gefangenen in Fokus rücken.


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